Se ti cambio il 139 ...
Un caro amico mi ha fatto ricordare che l’elezione del Presidente del Consiglio dei Ministri in Italia non esiste.
Già perché spesso servono gli amici per riportare il dialogo nella giusta dimensione; siamo così presi da lavoro ed eventi che ci scordiamo anche quello che abbiamo studiato.
Si continua, infatti, ad insistere che Renzi non ha legittimazione elettorale per essere nominato Presidente del Consiglio e ci si scorda che quest’ultimo riceve l’incarico dal Presidente della Repubblica e dovrà poi presentarsi alle Camere per ottenere la fiducia che non è fiducia sulla persona, attenzione anche a questo passaggio, ma fiducia sul programma di governo, sulle cose da fare.
Perché ricordiamolo il Governo gestisce il potere esecutivo e quindi il suo ruolo, in una democrazia sia pure indiretta e/o rappresentativa, è quello di fare, di proporre l’emanazione di leggi e di gestire l’Amministrazione Pubblica.
Ora se è vero che non esiste l’elezione del Presidente del Consiglio dei Ministri e che si è fatta passare una prassi per legge, e se è pur vero che servirebbe una modifica della Costituzione della Repubblica Italiana in senso presidenziale - magari copiando, e male, da altri Stati che storicamente hanno sempre copiato il nostro diritto - temo che per dar conto ad una richiesta indotta in modo errato dal popolo si finisca per giustificare una modifica o peggio una nuova edizione della Carta Costituzionale.
A quel punto il gioco è fatto: si parte dalla già proposta di modifica dell’art. 138 Cost. per permettere a governo nominato - che ha ottenuto la fiducia di nominati dai politici eletti attraverso una legge dichiarata incostituzionale o di una sua brutta copia proposta da chi non è stato mai eletto e da chi è stato scacciato dal Senato della Repubblica perché pregiudicato - di stabilire le regole nuove per cambiare la Costituzione e si finirebbe, ci metto la mano sul fuoco perché se la storia si ripete noi siamo un popolo che non aspetta altro che il dittatore da cui liberarsi, subito dopo per abrogare quel famoso articolo di chiusura “La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”.
Signore e signori benvenuti nel terzo millennio dove la pubblicità ci frega …
20/002/2019