Il festival di SAREMO

Ho visto questa trasmissione a tratti e perché nella mia camera di ospedale la televisione che c’era quella trasmetteva, non credo di aver ascoltato per intero una sola canzone perché la testa andava dove voleva, o, forse, per autodifesa e l’esercizio continuo nel cogliere il lato “positivo” di questa malattia, perché dopo lo sconforto e la confusione iniziale, sono tornato alle mie solite autoanalisi della società che mi faccio passare in mente e che certe volte appunto solo per me nel mio PC.

La cosa che mi lascia più esterrefatto sono le mandrie di opinionisti che analizzano questo evento che non riesco a definire di costume, figuriamoci di cultura, ma di timido folclore popolare, abboccando alla provocazione di Achille Lauro e dividendosi tra gente stupita da un prodotto copiato anche male a quel genio di Andy Wharol che quasi cinquanta anni fa sfornava dalla sua Factory artisti del calibro di Nico, Lou Reed, Davis Bowie, Iggy Pop ecc ecc, e quelli che gridano allo scandalo o al vilipendio delle nostre chiusure mentali. Quelli che in questa occasione parlano delle donne offese intanto che fanno la parte delle donne vallette o, al massimo, delle donne di scena.

Questo festival racconta un po’ quello che mai SAREMO, o almeno per ora non possiamo essere, visto il livello culturale dilagante e dominante, perché siamo quelli che si lamentano di tutto ma non rinunciamo ad essere quello che siamo: con le nostre vendette contro gli ultimi e i “diversi”, che poi sono uguali a noi, spesso meglio di noi, e con le nostre culture succubi di arroganti traditori al potere, un potere momentaneo che crolla appena noi cambiamo casacca, producendo nuovi mostri da sopportare e da tifare.

Insomma lo specchio di una società che urla la chiusura dei confini ai barchini di salvataggio e mai si lamenta di navi stracolme di armi che vanno a fornire i nostri eserciti per bombardare popoli inermi, perché qua non ce li vogliamo ma ci piace che siano schiavi delle nostre bellissime multinazionali, perché noi siamo avanti, noi siamo civilizzati e democratici per vocazione, ma non abbiamo capito che solo quando smetteremo di riempire le navi di armi inizieranno a svuotarsi le navi delle Ong piene dei profughi delle nostre guerre. Con le nostre incazzature perché ci aumentano del 2% le bollette del gas e mai ci lamentiamo di milioni spesi in eserciti che difendono le estrazioni dell’Eni. Con le nostre commemorazioni di militari uccisi intanto che da oltre 2 decenni sono a controllare il narco traffico che parte dall’Afghanistan e fornisce di eroina il 90% del fabbisogno mondiale. Con le nostre ruffiane difese di chi spara alle spalle, di chi pesta a morte ragazzi "drogati" intanto che pippiamo cocaina come forsennati perchè non ci eccitiamo mai di empatia per aver l'adrenalina giusta per vivere. Con le nostre soddisfazioni di farsi una risonanza in 24 ore pagando 300 euro mica come quelli che aspettano mesi perché pagano solo 36 euro di ticket o l’odio verso organizzazioni umanitarie che curano i feriti delle nostre guerre perché non sappiamo che curano gratuitamente anche italiani e stranieri in Italia, quelli che la sanità non se la possono permettere. Con i nostri orgogli omofobi a meno che non siano personaggi famosi e le nostre indignazioni se a violentare ed assassinare le nostre figlie sono quel 5% che non ha il nostro colore di pelle. Con i nostri giramenti di coglioni se ci mettono un inceneritore vicino casa ma continuiamo a gettare frigoriferi, copertoni e materassi nei fossi, facendo una fatica 10 volte superiore del chiamare il numero verde gratuito che si preoccupa di ritirarti i tuoi rifiuti ingombrati, sempre gratuitamente. Con le nostre lamentele se qualcuno ha qualche sussidio o reddito pubblico intanto che applaudiamo ai fantastici imprenditori che si sono fatti da soli ma nel frattempo muoiono 3 persone al giorno sul posto di lavoro, gli stipendi sono da fame e gli orari disumani. Con le nostre tifoserie per tagliare il numero dei parlamentari e quindi la rappresentatività, invece di tagliare stipendi da 12-25mila euro mese e chiedergli conto di tutti i soldi buttati a mare o, ma questo non ci passa neanche per la testa, di smetterla di spendere 45 miliardi l’anno tra eserciti, guerre e acquisto di armi inutili, come le navi da guerra che costano un occhio al giorno o cacciabombardieri come gli F35 che non possono volare se c’è il temporale. Con le nostre ipocrisie che gridano alle oscenità davanti a uno che ha 2 tatuaggi in faccia e 4 vestiti, che tra l’altro costano più di tutti i vistiti che ho avuto io da quando sono nato ad oggi e non vedono criminali e distruggi popoli clamorosi e superpotenti, da Trump a Putin, da Erdogan a Netanyahu. Noi che urliamo all’antisemitismo nei confronti di Rogers Waters, senza aver ascoltato cosa voleva dire ma solo perché difende i diritti dei palestinesi, e che tolleriamo gli antisemitisti nostrani che stanno sdoganando l’orrendo ventennio che criminalizzava e assassinava ebrei, seguaci di geova, andicappati, omosessuali e rom. Con le nostre profonde conoscenze degli uomini che hanno fatto la storia dell’umanità ma non sappiamo un cazzo di Vittorio Arrigoni ma sappiamo quanto botulino ha Nina Moric addosso.

Quando faremo un festival del SAREMO, perché vogliamo essere?

Quando SAREMO disincantati e emancipati mentalmente, liberi dai dogmi e dalle appartenenze momentanee, dalle paure e dalle negazioni, amanti delle diversità e ricchi di umanità?

Mi sono addormentato dopo qualche canzone del festival che non ho ascoltato, contento di aver ritrovato la lucidità e pensando a quanto siamo idioti nell’inventarsi i mostri intorno a noi, grazie alle nostre fobie e fino ai nostri complotti dettati dall’ignoranza, e mi ci viene da piangere a pensare a chi non crede alle cure, ai vaccini e ai dottori e poi quando è in ospedale spera e prega che la scienza e la medicina siano in grado di curare l’infame malattia che si è impossessata di te

Ok, mi sono sfogato per un po’ di giorni taccio.

11/02/2020

Stefano Luzi

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