Ennio Flaiano scriveva: “I fascisti si dividono in due categorie fascisti e antifascisti” non sono sicuro che sia esattamente cosi ma credo che Flaino colga una sfumatura importante del composito colore della verità e ci porta in maniera diretta a due questioni fondamentali:

Può esserci il fascismo senza il capitalismo ? E “cosa è l’antifascismo senza l’anticapitalismo?”.

Il capitalismo europeo marcia da secoli con passo sanguinario e criminale sui territori di tutti i continenti, a partire dalla conquista dell’America per finire agli ultimi eventi in Siria e Venezuela. Le nazioni europee hanno esportato la propria “anima” negli Stati Uniti evolvendola e specificandola. Le sue fattezze (del capitalismo) sono quelle delle monarchie e degli stati nazione in tutte le varianti di forme di governo: dalla dittatura alla democrazia parlamentare, il suo spirito rimane imbrigliato nel sistema di produzione delle merci.

Fino a quando i campi di concentramento, i gas, le bombe, le torture, le rapine e tutto quello che si può immaginare di diabolico, erano rivolti alle popolazioni delle colonie, nessuno aveva gridato all’eccezione storica, alla calata del male assoluto nella storia, all’esempio massimo di crudeltà e disumanità.

L’IBM non solo faceva affari con la Germania Nazista, forniva i sistemi tecnologici per schedare le persone (da incarcerare, sfruttare e sterminare) attraverso macchine come la selezionatrice Ibm degli anni Trenta , una Hollerith a schede perforate.

Ma era per lavoro. Affari....

Pensate che le leggi degli Stati Uniti dal 1941 in poi vietavano rapporti commerciali con il Reich e con le industrie ad esso collegate ma nonostante questo l’’IBM ha potuto contribuire allo sterminio di ebrei, rom, omosessuali, comunisti e persone con problemi fisici e psicofisici.

La giustificazione implicita che può far violare una legge dello Stato senza nessuna conseguenza è il profitto. Il profitto è al di sopra di ogni istituzione, di ogni etica e di ogni pensiero. Se gli uomini che compongono lo Stato invece vogliono affermare la supremazia della legge sul profitto si tenta di corromperli e se non si riesce a corromperli si rovina la loro vita ma se ancora resistono a voler affermare la legge dello Stato vengono uccisi.

Questa difesa delle leggi e dei principi dello Stato però non va confusa con l’anticapitalismo, anche se in alcune costituzioni nate dopo la seconda guerra mondiale sono presenti elementi di contenimento all’azione del capitale, ne è prova l’avversione che il neoliberismo mostra per la costituzione italiana ad esempio.

Per il capitalismo un’azione non è giusta o sbagliata per le conseguenze fisiche, emotive, materiali, che ha sulle persone, sull’ambiente e le cose, un’azione si rivela buona quando porta profitto e sbagliata quando porta una perdita.

I fascisti e i nazisti ragionavano cosi, mascherando il profitto di pochi come profitto della nazione, i fascisti e i nazisti erano il sottoprodotto del capitalismo, dal capitalismo nutriti e infine fagocitati.

Il nazismo e il fascismo non eistono più, qualcuno dirà che si ripresentano in altre vesti, altri diranno che si rimanifestano uguali e identici al passato nel presente, che la Lega e il M5S sono partiti fascisti etc. etc.

Io non sono d’accordo su questo, credo che non sono partiti fascisti ma che siano necessari al capitalismo tanto quanto il fascismo.

Dicevo che il nazismo e il fascismo sono finiti e volevo continuare dicendo che invece l’IBM è ancora li e se prima schedava per conto dei nazisti e contro la volontà di chi veniva schedato, oggi scheda per conto dell’IA (intelligenza artificiale).
L’IA non ha più bisogno di campi di concentramento interni all’Europa, oggi la maggior parte della popolazione mondiale si scheda da sola e si rinchiude da sola, certo nelle case davanti ad una televisione è molto più comodo che in un lager con la prospettiva di essere ucciso. il capitale continua ad avere bisogno di sfruttare milioni di persone nelle rinnovate colonie, ad esempio i bambini nelle miniere di coltan, minerale necessario per permettere lo sviluppo delle nuove tecnologie.

Chi conosce un minimo l’UE e la storia della sua evoluzione sa che è una continuazione del progetto dell’Europa nazista, questo non significa che l’UE è nazista, semmai che l’UE e il nazismo sono maschere dello stesso attore. La Germania è lo Stato Nazione che porta avanti questo progetto ma il fine ultimo è l’accumulazione di capitale in pochissime mani.

I confini sono uno dei temi che divide in tifoserie da stadio i partecipanti al grande spettacolo della società’. Spesso abbiamo letto o ascoltato la frase “Abbattiamo i confini” o il lampedusanissimo “Difendiamo le persone e non i confini”. Concetti che sono perfettamente integrati e necessari alla realizzazione del progetto UE, senza confini. Progetto di cui l’UE rappresenta un frammento e che va progressivamente applicandosi a tutto lo spazio terrestre, una volta che tutto il mondo si appresta a diventare un unico grande mercato. L’abbattimento di confini interni ad uno spazio di scambio economico è una necessità per lo sviluppo del capitalismo e lo è stato anche anche nel momento in cui indossava i panni del nazismo.

Il 17 agosto 1940, nel rispondere a una lettera programmatica del 7 agosto di Funk, Gòring sottolineava come segue l’assoluta priorità da attribuire immediatamente alle pratiche di appropriazione e di penetrazione nei territori occupati: “La prego di eliminare nel modo più rapido e completo possibile, dopo avere adeguatamente assicurato i confini verso l’esterno di questi paesi, le limitazioni nella circolazione di pagamenti e di merci tra la Germania e i territori occupati che ancora derivassero da esigenze particolari del periodo prebellico.

(Grande Germania e progetto nazista di Nuovo ordine europeo di Enzo Collotti)

Proprio come la mormativa dell’acquis di Schengen il progetto di Europa Nazista voleva abbattere le frontiere interne degli stati sottomessi alla Germania e creare delle frontiere esterne militarizzate. Oggi questo non è più un semplice progetto ma una realtà viva.

Il capitalismo oggi si presenta con una nuova veste rispetto al nazismo e al fascismo, ma anche rispetto alla democrazia: una veste più liscia e disumana, se nel nazismo, il rigore scientifico era già una connotazione molto forte, nel nuovo nazismo, cioè nella veste nuova del capitalismo, (il nazismo è terminato) il calcolo matematico si è fatto programmazione e si avvia all’autoprogrammazione, la società dello spettacolo ha fatto enormi passi in avanti ed ha finito per diventare lo spettacolo della società, continuamente, senza tregua, siamo sempre all’interno dello spettacolo grazie all’enorme avanzamento delle tecnologie, specie quelle informatiche e del web. Oggi il capitalismo ha il volto dei “Diritti umani” che si sono sostituiti al diritto internazionale dopo una lunga gestazione avvenuta a partire dalle rivoluzioni borghesi in Inghilterra e Francia. I diritti umani contribuiscono in maniera essenziale ad applicare i principi di a-storicismo e annientamento della coscienza di classe tanto cari e necessari al capitale.

In realtà cambiano solo le catene ma chi le chiude con chiavi raffinate è sempre lo stesso soggetto: il capitale.

Il capitale che vuole aumentare a dismisura, concentrarsi in poche mani, schiacciare chi con il suo lavoro (il suo sfruttamento) lo produce. Se gli sfruttati prendono coscienza della menzogna del denaro, della menzogna su cui si basa lo sfruttamento e la produzione delle merci, potrebbero capire che il sistema, la gabbia, il capitale si potrebbe abbattere e seppellire, per questo devono essere i primi a reclamare la gabbia, la catena, la menzogna, per questo sono loro i primi a doverla difendere.

Più le catene si fanno desiderabili e più i veri tiranni scompaiono offuscati dagli omuncoli che marciano davanti le telecamere della storia ufficiale. La gabbia è divenuta talmente appetibile che la maggior parte della popolazione mondiale la desidera. Ma per mantenere la minoranza dei popoli “occidentali” in queste comode catene , la maggioranza della popolazione mondiale vive in condizioni di miseria. Lo stesso si può dire del rapporto tra capitalismo e risorse, ovvero tra capitalismo e ambiente, la maggior parte del territorio mondiale viene sfruttato, inquinato, desacralizzato.

Gli omuncoli che ormai, hanno il ruolo di freddi burocrati o nel caso dell’altra parte della medaglia il volto della speranza, che sia il volto cattivo di Salvini o quello ebete di Renzi, hanno le loro pesanti responsabilità, ma rimangono omuncoli.

Pensate alle stirpi di banchieri che hanno determinato guerre e abomini, pensate agli speculatori economici che con una semplice operazione possono fare perdere migliaia di posti di lavoro, svalutare monete, inquinare il pianeta, quanto si parla poco di loro, la discussione sulla loro influenza nel determinare il corso della storia viene relegata spesso nella stanza angusta del complottismo.

Non ho visto grandi manifestazioni contro di loro recentemente, ne grandi campagne d’informazione e indignazione, anzi, spesso sono loro a portare avanti progetti filantropici, sono loro ad organizzare campagne per i diritti umani che si risolvono in colpi di stato sanguinari, sono loro a riportare al potere chi si dichiara senza nessun pudore: nazista, come in Ucraina, sono loro a restare umani, a salvare vite in mare e chi non lo capisce è un fascista.

Se il nazismo era impregnato di magia e paganesimo l’attuale veste del capitalismo è asettica e a parte qualche manifestazione, come la cerimonia dell’inaugurazione di un tunnel alla base del San Gottardo nel 2016, il suo vero feticcio del Divino, del Superiore è la tecnologia avanzata.

Prendete i super eroi contemporanei, hanno tutti a che fare con l’avanzamento tecnologico, i loro super poteri hanno sempre a che fare con la scienza e sempre di più con la tecnologia. La paura ottocentesca per lo sviluppo tecnologico, che si manifestava in romanzi come Frankenstein, che non a caso ha come sottotitolo “il moderno Prometeo”, ha lasciato spazio alla familiarità del cyber, all’aspirazione della combinazione uomo/macchina. Se il dott. Frankenstein era stato punito dagli dei per aver provato a sottrarre il fuoco che avrebbe portato alla creazione di un essere super-umano i “nuovi mostri” sono partoriti da scienziati, spesso affetti da deliri e problemi pschiatrici,e che rappresentano al tempo stesso il limite e il bisogno dell’umano di superarsi, i supereori risultati dagli esperimenti rappresentano la possibilità del supertamento dei limiti umani, la possibilità di convivenza tra macchina e uomo che permette il miglioramento delle capacità psicofisiche dell’uomo, la realizzazione del superuomo. Non è un caso che nel film Deadpool 2 alla fine il supereroe uccide Hitler.

Ma attenzione se cambia il feticcio non cambia la sostanza: nel capitalismo vale sempre la regola che un’azione non è giusta o sbagliata per le sue conseguenze fisiche, emotive, materiali, che provoca alle persone, all’ambiente o alle cose. Un’azione si rivela buona quando porta profitto e sbagliata quando porta una perdita. Ma ciò che la tecnica sta partorendo va oltre ciò che noi riusciamo a percepire in questo momento.

IBM Research rilascerà un nuovo set di dati inedito chiamato Diversity in Faces (DiF) per promuovere uno studio più corretto ed accurato nell’ambito della tecnologia di riconoscimento facciale.

Un set ampio e diversificato che contiene 1 milione di immagini con annotazioni utili ad aiutare la comunità scientifica a rilevare, riconoscere e analizzare meglio le immagini dei volti.

La ricerca condotta da IBM contribuirà ad ampliare la conoscenza in materia. Il set di dati DiF, Diversity in Faces, è quindi un punto di partenza utile perché la ricerca globale possa studiare e sviluppare una soluzione di intelligenza artificiale più corretta ed accurata.”

(Dall’articolo https://assodigitale.it/trendiest-notizie/tecnologia-innovazione/ibm-research-un-nuovo-set-di-dati-chiamato-diversity-in-faces/?fbclid=IwAR0NvZmEuSCglbnIvowl-o3QYrAVSOEfX8gz7VVCuzY2BjDMH-Czb3cbzWA)

Il sistema giudiziario statunitense si avvale già di algoritmi predittivi, per indirizzare le pattuglie, per stabilire quanto un accusato potrebbe diventare recidivo, per identificare i sospetti.

Badate che le analisi predittive sono state usate principalmente nel mondo degli affari per la valutazione del rischio o del rischio potenzialmente associato e solo dopo usate come metodo per la valutazione nell’ambito della giustizia.

Vedete come è totalitario il capitalismo come pervade ogni cosa con il calcolo del profitto?

Ma torniamo all’IA con cui si stanno in sostanza pregiudicando i cittadini statunitensi, l’IA che sarà presto il nuovo feticcio del divino (insieme alla già antica divinità del Mercato) tra le sue grazie e infallibiltà sta sviluppando quella del giudizio, ma siccome ancora l’infallibilità ha bisogno di essere affinata perché l’IA facendo riferimento alla storia dell’uomo, ai pregiudizi dell’uomo (e della donna ovviamente) attraverso i dataset (Le informazioni usate per addestrare l’IA) non riesce ad esprimere un giudizio che non abbia dei pregiudizi.

Il problema dei pregiudizi negli algoritmi di Intelligenza Artificiale è sempre più sentito, ed è ormai entrato nelle agende di tutte le aziende che operano con questo tipo di tecnologia.

Quello che ci chiediamo è come potrà mai l’IA esprimere un “giudizio giusto” fino a quando sarà programmata dall’uomo e farà riferimento alla cultura e alla storia umana?

Che poi bisognerebbe capire a quale umanità si riferiscano i data base a cui fanno riferimento l’IA, e chi e come organizza questi dati ?

L’IBM ha identificato il problema che l’IA esprima dei pregiudizi con il fatto che l’IA formi le sue valutazioni attraverso i data set e per questo l’IBM si propone di migliorarli e fornire altri strumenti per i processi tra IA e data set.

Il capitalismo per sopravvivere deve cancellare ogni traccia di “umanità” e spostarsi verso la macchina e l’IA, l’aspirazione del capitalismo oggi è quella di disumanizzare e cancellare ogni rimasuglio di coscienza di classe e di critica storica.

Per il capitalismo L’IA sarà perfetto quando sarà in grado di autoprogrammarsi e non fare più riferimento a data set che facciano riferimento ad esperienze umane. In definitiva quando le macchine faranno esperienza e la calcoleranno e ricalcoleranno, in teoria anche all’infinito.

Con l’aumentare dei data set delle macchine aumenterà la distanza con i principi e la storia umana, con i limiti e le contraddizioni che i “principi e la storia umana” hanno, specie nel metodo di selezione, rappresentazione e normazione della storia e dei valori di riferimento.

L’IA è una grandissima evoluzione delle scoperte scientifiche e delle applicazioni che se ne stanno facendo. Come al solito nella storia delle grandi invenzioni è una possibilità. Qui il problema è chi detiene in mano la ricerca e i brevetti in questo campo ? La risposta la sanno tutti.

L’IBM è ancora li avanti e sopra di tutti, non ha le fattezze del nemico perché in fondo l’IBM è quello che la maggioranza vorrebbe essere, il bisogno della catena che è stato costruito scientificamente, l’IBM è il lusso, è la vasca idromassaggio con le puttane di classe che bevono champagne, è l’impeccabile vestito di un grande stilista italiano, è la Ferrari parcheggiata accanto ad altre dieci macchine di lusso, è il saperci fare, è il televisore a schermo piatto, è il telefonino in cui vediamo riflessa la vita e il mangiare senza fame e il bere senza sete.

L’IBM non è mai stata umana, non ha mai avuto le fattezze di Salvini, di Renzi o di Hitler, l’IBM non ha un volto e non vi evoca nessuna scena straziante di nessun film, non vi evoca canti di protesta da cantare in coro, non fa puzza di merda l’IBM,

Ma attenzione l’IBM è una delle tante manifestazioni del capitalismo che continua ad influenzare pesantemente le vite di miliardi di persone.

Quando Salvini e altri cento come lui saranno passati, il capitalismo e le sue espressioni più potenti saranno ancora presenti e forse dopo aver partecipato ad una manifestazione contro il Salvini di turno saremo contenti di farci schedare per permettere ad un’intelligenza artificiale di giudicarci senza pregiudizio. Cosa che già accade ogni volta che ci facciamo un selfie, possiamo dire che ci autoschediamo continuamente e siamo contentissimi di farlo. Ricordate come è stata pompata la moda dei selfie?

E chissà se l’IA arriveranno alla stessa conclusione del capitale e cioè che un’azione è buona se porta un profitto ed è cattiva quando porta ad una perdita.

Qualcuno obbietterà anche che il capitalismo è espressione dell’umanità o almeno di un aspetto dell’umanità. Appunto. Il capitalismo è un’espressione dell’umanità. Non l’unica possibilità. Cosi come il fascismo e il nazismo sono espressioni dell’umanità. Pretendere che sia umana solo la nostra scala di valori e bisogni è già un passo verso il fascismo, affermare che c’è bisogno che le masse acquistino consapevolezza dello sfruttamento capitalista per liberarsene ed imporre un altro modello economico e sociale significa essere anticapitalisti e di conseguenza antifascisti, di riflesso umani.

31/01/2019

Giacomo Sferlazzo

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