Premessa:

Putin è un pazzo criminale: assurdo pensare nel 2022 di risolvere una questione internazionale con la guerra;

Zelensky è un pazzo criminale: ritenere di poter cancellare la cultura e la storia di una regione massacrando la popolazione russofona è fuori dal tempo e dalla storia attuale;

Hamas è un gruppo terroristico estremista e come tale lo aborrisco;

Il governo sionista di Israele è fuori dalla storia se pensa di cancellare un popolo e rimanere impunito.

 

Sabato 24 Febbraio 2024 sono stato a Milano per partecipare all’Assemblea “L’autonomia differenziata fa male anche al Nord, a cittadine e cittadini, lavoratori e lavoratrici” (Camera del Lavoro – sala Buozzi).

Uno degli interventi più applauditi sia per ciò che rappresenta sia per le parole dette è stato quello di Khader Tamimi, presidente della comunità palestinese di Milano.

Ha iniziato col dire che giudicare i fatti di Palestina partendo dal 7 ottobre 2023 è come giudicare un libro dopo aver letto l’ultima pagina.

Metafora illuminante a mio parere e non solo della questione Palestinese/Israeliana di oggi ma anche di quella Russo/Ucraina da due anni a questa parte.

 

La guerra è il male assoluto, la Costituzione della Repubblica Italiana la «ripudia» come si fa, secondo le parole che ho letto e sentito in varie occasioni, con qualcosa che si conosce e anche per ciò si aborrisce.

Eppure sono guerre quelle combattute al confine orientale dell’Europa Unita così come quella poco oltre il confine orientale dell’Europa geografico/politica.

 

Sono guerre che non dovremmo alimentare in alcun modo a partire dalla fornitura di armi che non certo servono per le tanto decantate “missioni umanitarie”, definizione usata per scusare la sporca coscienza di chi nella guerra trova il suo modo di essere o ancor peggio i propri interessi economici e non bada certo alle vittime, siano essi cadaveri o feriti spesso gravi se non mutilati e resi invalidi per sempre; tra essi molti bambini.

 

Mi dicono amici che in Ucraina bisogna fermare l’aggressione Russa aiutando il popolo a rimanere libero da una invasione. A costoro ricordo che la popolazione russofona del Dunbass e delle altre regioni al confine con la Russia sono vittime di attacchi militari a partire dal 2014; che il governo “fantoccio” di Kiev inneggia ai suoi “eroi nazisti” e rispondo: dove sono stati in tutti questi anni l’Unione Europea che si fa baluardo dei diritti umani; la Nato che tanto vuole difendere i potenti e si fa forte solo con deboli e quegli esportatori di democrazia che sono gli Stati Uniti d’America pronti ad impegnarsi solo se ne hanno un tornaconto, se gli conviene in termini squisitamente economici e non certo umanitari!?

 

La guerra è un crimine e di conseguenza chi la vuole, la fa o solamente la alimenta è un criminale senza se e senza ma.

 

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