La scienza moderna ha fatto piazza pulita del medioevo della santa inquisizione. Infatti ha statuito che le proprie verità, le verità scientifiche appunto, non sono MAI definitive ed assolute. Essa ha invitato tutti i pensatori, gli scienziati più valenti a falsificare TUTTE le proprie verità. Essa ha ACCLAMATO coloro che sono riusciti a dimostrare false le proprie verità ed a sostituirle con altre, attraverso un solo metodo: il metodo sperimentale, anche quando tale metodo non sempre può essere applicato direttamente, e non sempre è ripetibile. Le leggi che sono indotte da tali osservazioni sono generalizzazioni, ma sono relative ad esse. Tali leggi aprono strade per ulteriori verifiche sperimentali, ed i passi avanti nella conoscenza umana non sono il risultato delle conferme ma delle disconferme. Infatti le discordanze tra leggi e fatti osservati richiedono la formulazione di leggi ancora più generali. Proprio la modestia intrinseca del metodo scientifico, che aborre qualsiasi verità assoluta e definitiva, ha consentito i progressi giganteschi della conoscenza umana che sono sotto gli occhi di tutti. Ma oggi sembra tornato un nuovo medioevo. E' tornato in voga l'uso di condannare le opinioni, il pensiero. La leggerezza con cui si condannano i vari "negazionismi" al punto tale da proporre addirittura delle nuove fattispecie di reato avvicina il ricordo dei tribunali della Sacra Rota. La gogna di ferro con la catena o quella di legno al collo dei condannati esposti alla berlina è stata sostituita dalla gogna mediatica. Ad essa sono sottoposti coloro che mostrano di pensare in modo difforme ai dogmi di questa nuova chiesa, rappresentata non più dai papi ma dal pensiero imposto dalle classi dominanti. Siamo piombati in un nuovo oscurantismo che presenta se stesso come progresso e modernità. Gli attuali Torquemada si sono travestiti con i panni di Galileo stravolgendolo.

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