L'accumulazione capitalista del potere

Ho detto che ce ne avrei parlato e lo faccio subito.

La democrazia, anche quella rappresentativa tanto esaltata che personalmente non elogio perché, specie oggi, criminalizza le minoranze; poco piace a chi mira al potere per il potere.

Finché anche la sinistra parteciperà a questo sistema puntando a posto nel Parlamento oggi esautorato cioè privato dei suoi compiti e poteri, non cambierà nulla.

Marx ci ha provato a spiegare che il suo insegnamento non è quello colto alla realizzazione di un sistema ma fornirci gli strumenti per analizzare la società e non limitarci a modificarla ma mirare a cambiarla.

Qui credo opportuna una personale spiegazione. Provo sempre ad usare termini precisi per cui bisogna che spieghi il senso che do alle parole.

Modificare la società per me significa provare ad usare gli strumenti che essa fornisce per raggiungere un ideale obiettivo figlio delle idee; cambiarla vuol dire per me puntate ad una nuova forma di società proprio partendo dagli strumenti e strutture della stessa.

Cioè non cambi la società dei consumi incidendo sui consumi; la cambi se riesci ad inculcare un nuovo sistema di relazioni che parta dall'essere umano e dai bisogni di base per arrivare ad un miglioramento delle condizioni di vita degli ultimi che si riflette nel miglioramento della vita di tutti.

Ecco perché è meglio insegnare a pescare istruendo su Marx che regalare il pesce illustrando la società socialista come dovrebbe essere. In questo Marx è stato un inascoltato maestro.

Resto convinto che "il Capitale" è stato letto e capito più dai capitalisti che così hanno oscurato le grandezze cioè le schifezze del suo sistema che non dai comunisti che non hanno saputo trarne linfa se non per elaborare lunghi ed inascoltati discorsi.

Anche quella sul linguaggio ho le mie idee in parte espresse e che forse esporrò …

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