Riflessione di una serata afosa lugliatica.
Lavoriamo gratis per creare altri disoccupati. (Così è, anche se non ci pare).
Accade oggi dì: Arriviamo alla pompa di benzina, scendiamo dall’auto, e paghiamo alla cassa automatica, paghiamo, selezioniamo l’erogatore, poi facciamo rifornimento da soli, ritiriamo lo scontrino e via andare. Altra tappa al supermercato, parcheggiamo, prendiamo il carrello e via al reparto frutta e verdura. Ove infiliamo un guanto, selezioniamo la verdura, la imbustiamo, pesiamo, applichiamo lo scontrino sulla confezione.
Finito di fare la spesa, andiamo alla cassa automatica, paghiamo, e inseriamo tutto nelle buste. Ci fermiamo al fast food del centro commerciale per un panino. Ordiniamo sul computer messo nella colonna metallica a centro sala, fila, ritiriamo il piatto, troviamo un tavolino, ci sediamo, mangiamo, sparecchiamo e buttiamo nel cestino gli avanzi. Di tanto in tanto guardiamo il cellulare, scarichiamo la mail, cancelliamo lo spam, diamo l'approvazione per l’uso dei cookies su qualche sito.
E non è finita: facciamo una chiamata, ci risponde una voce registrata che ci propone una serie di scelte, restate in attesa, poi digitiamo le varie scelte per parlare con il servizio clienti. Il quale ci propone un'altra serie di possibilità, selezionate la 4, o la 5 rimaniamo in attesa, finalmente ci risponde qualcuno.
Poi torniamo a casa, naturalmente ci sediamo al pc e cominciamo a cercare informazioni per organizzarvi il fine settimana. Vogliamo magari andare all'estero (è di nuovo possibile per coloro i quali hanno fatto il vaccino, cioè quella specie di passaporto ottenuto con la vaccinazione), tanto con i voli low cost non si spende molto. Navighiamo sul Web, scegliamo le date, scorriamo le varie proposte disponibili, selezioniamo quella che ci interessa, prenotiamo, paghiamo. Su un sito di hotel prenotiamo una camera, facciamo il pagamento per via telematica.
Scriviamo un appunto sul cellulare: ricordarsi di fare il check in online per il volo. L’indomani dobbiamo cominciare a fare la valigia. Deve pesare meno di 20 kg, il nostro biglietto non ci consente di caricare di più. Ah, all’imbarco, una volta in aeroporto, dovremo pensarci noi: pesare la valigia, corredarla di etichetta, caricarla sul nastro trasportatore. La “nostra” compagnia aerea è all'avanguardia: ci lascia la massima libertà di azione.
TEMPO LIBERO ADDIO
Ora proviamo a farci una domanda: per svolgere tutte le attività appena elencate, quanto abbiamo lavorato? Forse nemmeno ce ne siete accorti, ma - anche se la nostra professione è quella del bancario, dell'insegnante o del commercialista, oppure muratore o fabbro tanto per elencare anche dei lavori manuali - durante la giornata abbiamo fatto: i benzinai, i cassieri, i commessi, gli agenti di viaggio, i bigliettai, i facchini. E, se fumiamo probabilmente abbiamo fatto pure i tabaccai.
Se abbiamo prelevato al bancomat, per qualche minuto siamo stati impiegati di banca. Abbiamo svolto lavori che, in passato, altri svolgevano per noi. Quelle persone, però, erano professionisti retribuiti. Noi abbiamo fatto tutto questo gratis. Certo, probabilmente abbiamo risparmiato qualche soldo, altrimenti non ci saremmo potuti permettere il volo o avremmo dovuto limitarvi nella spesa. Probabilmente avremmo sborsato la stessa cifra per la benzina, per le sigarette e pure per le zucchine accuratamente selezionate in corsia.
Sicuramente, ci siamo caricati di una serie d’impegni che prima non avevamo. Abbiamo dovuto acquisire competenze che non avremmo mai pensato di dover ottenere. Talvolta l'abbiamo fatto volentieri, o senza pensarci. In altri casi, siamo stati semplicemente obbligati. Dopo tutto, al distributore non c'era nessun benzinaio. La banca non ha più gli sportelli. Al supermarket di commessi non se ne vedono. E al fast food di camerieri non c’era nemmeno l’ombra.
Siamo così sicuri che il futuro sia sempre migliore del passato?
10 luglio 2021
Antonio Cormano
Analisi che mi fa ripensare che gli strumenti forniti da Marx sono sempre e forse più attuali, mi spiego.
Se il costo della merce dipende in gran parte dal costo del lavoro, basta eliminare questo per ridurre i prezzi. Ci scordiamo, e la tua analisi è lucida in tal senso, che dietro quel risparmio ci sono probabilmente vite distrutte sempre per l'interesse non di chi risparmia pochi centesimi ma di chi ancora lucra sul lavoro talvolta eliminandolo e/o scaricandolo sempre e comunque verso il basso, verso noi tutti. Il capolavoro, mio caro, del capitale è stato quello di farci credere che opera nel nostro interesse.
Commento di Nicolò Vignanello - 11/07/2021

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