LE COSE STANNO COSÌ

(e non prendetevi con me, perché non è colpa mia)
I soldi servono per evitare lo scambio naturale che è meno pratico. Ma se per un attimo non li consideriamo, vediamo meglio cosa significa uno scambio equo: Se uno produce carne e altro le verdure, li scambiano tra di loro in modo che entrambi rimangono contenti (e non si arricchisce nessuno). Se uno dei due produce un eccedenza che non serve a nessuno, significa che lavora troppo. Non potendo accumulare all’infinito le carote o la carne, non si arricchisce con la produzione. Nel regime capitalistico, una qualsiasi azienda normale (a scopo di lucro), se dopo aver pagato i fornitori, i lavoratori e le tasse, riesce a mettere da parte il capitale, significa che deruba qualcuno. O deruba i lavoratori, o i fornitori, o l’ambiente. O, se semplicemente lavora tanto, ruba il lavoro agli altri. Ma in regime capitalistico questo furto è unanimemente legalizzato. Dico unanimemente perché ormai lo considerano giusto anche i proletari non appena cominciano lavorare in proprio. Soprattutto è considerato giusto rubare il lavoro. Anzi, chi lo fa è lodato da tutti perché è più “bravo”. Essere “bravi” è l’essenza del capitalismo. Ora, se siamo su un isola (o anche su un pianeta unito), se ci sono tanti “bravi”, ci saranno anche tanti sfigati. E se diventeremo tutti “bravi” a produrre, prima o poi moriremo sotto le montagne della merce in eccesso. Quale soluzione allora? Si è provato ad inserire i servizi. Evidentemente non è sufficiente, perché i disoccupati sono sempre più numerosi. Questo sia perché l’essere umano è maggiormente attratto dalle cose materiali, sia perché tanti servizi che potrebbero essere utili per la società, non sono lucrativi. Per esempio se io decido di pulire in privato le strade e le spiagge del mio comune che sono sempre sporche non mi pagherà nessuno, nemmeno il comune perché non ha mai i soldi. I partiti socialdemocratici propongono di pagare i servizi di questo tipo tassando i super ricchi. Ma questo significa legalizzare le aziende che si arricchiscono con i reati e rendersi partecipi di tali reati.
Irina Brashchayko
26 febbraio 2021

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