Gli equilibri politici o meglio democratici sono determinati anche dal ruolo importante e fondamentale dell'opposizione.
In Parlamento in questa legislatura non mi sembra ci sia gente capace di comprendere questo importante assunto.
Sono comunista, inutile ribadirlo, ma in questo sistema e senza un serio e radicale cambio culturale un Parlamento intero che sostiene il governo mi fa paura e mi farebbe paura anche se quel governo fosse per intero comunista.
Provo a spiegarmi.
Viviamo in un Paese dalle mille sfaccettature o almeno così era. Di ciò ne resta oggi una vivida apparenza.
In questa situazione l'appiattimento in Parlamento, la mancanza di critica, l'assenza di una voce che possa in qualche modo far notare se non gli orrori almeno gli errori è importante, fondamentale.
Senza un cambio culturale, senza la precisa e completa comprensione di messaggi che invitano alla costruzione di una società in cui "il libero sviluppo di ognuno è condizione per il libero sviluppo di tutti" in cui vi siano pari diritti umani per tutti, in cui nessuno "sia così ricco da pensare di poter comprare un altro essere umano, né così povero da doversi vendere"; mi mette paura e angoscia un governo sostenuto da tutte le forze presenti in Parlamento perché significherebbe, e significa vista l'attuale situazione, che o non rappresenta la totalità degli italiani oppure che "la grande ammucchiata" sia determinata da ragioni di interessi non certo sociali ma piuttosto privati.
Lo sarebbe anche un governo comunista? Si perché ci preme più "cambiare lo stato di cose presenti" che non la gestione del potere.
Spero di essere stato chiaro.
Nicolò Vignanello, 16/02/2021

You have no rights to post comments

Powered by OrdaSoft!