Gli italiani non si accorgono di tante cose. Ma non è colpa loro, è colpa del sistema mediatico-editoriale. La privatizzazione dello stato è iniziata tanti anni fa. Hanno iniziato con le 'picconate' di Cossiga. La Banca d'Italia e la moneta, dall'essere appannaggio del ministero del tesoro, sono passate in mano alle banche private. l'IRI e tutta l'industria di stato. Lo svilimento del valore del titolo di studio legale e rilasciato da istituti pubblici, a favore di certificazioni private. Il trapasso da una giurisprudenza statale, ad una giurisprudenza fatta da arbitrati privati, data l'inefficienza della giustizia pubblica. La privatizzazione surrettizia dell'esercito, dato che le imprese private impiegate per servizi di tipo militare sono cresciute a dismisura. Anche le polizie private crescono. Lo smantellamento del SSN a favore della sanità privata. Potrei continuare. Qualcuno si era illuso che con il Recovery Fund, lo stato si riappropriasse degli strumenti di politica economica che possedeva negli anni '70 e che avevano fatto dell'Italia la quarta potenza industriale del mondo? No non sia mai. Siamo alle porte di un'ulteriore privatizzazione: la privatizzazione delle prerogative del ministero dell'economia. Questo danaro lo gestiranno i privati. La strada è tracciata, da almeno 30-40 anni. Mussolini oggi non può tornare con le stesse vesti, ma è già presente tra noi, mimetizzato sotto mille volti. Il volto del razzismo nazionalista, ed il volto del globalismo imperialista, anche quello nazionalista anche se con un concetto di nazione allargato all'intera Europa. Gli aspiranti duci sono stati tanti, Berlusconi, Monti, Renzi, Salvini, ecc. Ci vogliamo mettere anche Conte? Certo anche lui, ma lui non ha la tempra autoritaria degli altri tre. E' l'ultimo arrivato. Se lo giocano come vogliono.
10 dicembre 2020
Gaetano Piazza
 

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