Pensiero della sera. Destra e sinistra
Quante volte abbiamo sentito siffatto mantra: “Non si tratta più di parlare di politica nei vecchi termini di destra, sinistra e centro, ma di affrontare i temi concreti”. Moltissime. Ebbene questa dichiarazione è becera, ingiusta, qualunquista e fuorviante poiché vuole livellare tutte le differenze ideali che stanno dietro ogni scelta politica. Destra e Sinistra non sono etichette che si mettono e finiscono come sulle cassette da frutta, ma sono “visioni” di vita, gradazioni antropologiche, angoli di visuale dell'organizzazione della società. La Destra è classista perché mira al bene di una piccola parte, quella benestante, anzi ricca. La Destra è sempre stata la rovina dei poveri e della gente perbene. Parla di mercato, però poi corrompe i meccanismi per alimentare la crescita finalizzata non al bene comune di tutta la società, ma solo di quella che specula finanziariamente, che accumula con gli intrallazzi e le protezioni politiche, camorristiche, piduiste, religiose ecc.

La Sinistra (a scanso di equivoci diciamo subito che oggi non esiste oramai più) dovrebbe essere (noblesse oblige. È bello il condizionale che almeno permette ancora di fantasticare sogni nobili) la prospettiva della democrazia come condizione essenziale di convivenza dove ognuno è un valore in sé, indipendentemente da quello che “padroneggia”.
La sinistra è anche prospettiva socialista perché se la democrazia è l'affermazione del diritto di uguaglianza di tutti, il socialismo non può che essere lo sforzo di rendere realizzabile questo diritto e di estenderlo efficacemente a tutti. Non a caso la Costituzione parla di “rimuovere gli ostacoli di carattere sociale che di fatto ledano …” (art. 3).

La Sinistra è l'economia vista e gestita dal punto di vista del lavoro, per cui pone la persona al centro del mercato e non i beni di produzione che sono solo strumenti che cambiano con il cambiare delle condizioni.

La Sinistra dovrebbe (condizionale come sopra) avere cura dei piccoli (indifesi per antonomasia) dei più poveri, perché il suo obiettivo storico è eliminare non la sobrietà, che è e resta un valore permanente e uno stile di vita umano, ma la miseria come degrado dell'individuo e colpa di una società opulenta che ingrassa i pochi affamando i molti. La Sinistra ha come metodo la laicità che la condizione previa perché anche tutte le religioni possano trovare il loro spazio, la loro libertà incondizionata e la loro coesistenza pacifica. La Destra al contrario usa la religione paganamente e si allea con essa per interessi momentanei, passeggeri, spesso immorali. Per la Destra contano il fine giustifica i mezzi; per la Sinistra i mezzi devono essere adeguati al fine.

L’elenco potrebbe continuare ma la calura estiva sconsiglia la continuazione.

11 Luglio 2020

Antonio Cormano

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