Chi non ha la forza di immaginare è già morto.

“Ho fatto un sogno.

In tutti i paesi che si affacciano sul mediterraneo le classi subalterne scendevano in piazza autorganizzandosi. In ogni quartiere in ogni strada stanavano i responsabili e i complici per processarli pubblicamente.

In alcuni paesi i militari si schieravano con i ribelli dopo poco tempo. Si crearono dei nuclei di comando connessi tra loro e poi connessi in maniera capillare in tutti i paesi.

Si crearono gruppi di studio sull’economia, il lavoro, l’ambiente, la sanità. Paesi come l’Italia, la Grecia e la Spagna uscirono unilateralmente dall’UE e dalla Nato.

Si crearono banche statali e industrie controllate e imprese organizzate dai lavoratori in maniera collettiva.

Eserciti popolari i cui capi erano figli della rivoluzione e in costante dialogo tra le forze mediterranee. Una banca popolare mediterranea.

Si erano fissati tetti massimi per gli stipendi di tutti. Nessuno poteva possedere oltre delle misure stabilite.

I profitti delle tante risorse che in passato erano derubate dalle superpotenze venivano collettivizzati.

Tutte le basi militari straniere sequestrate, tutte le industrie di estrazione straniere nazionalizzate ed una parte dei profitti di queste in un fondo per lo sviluppo dell’area mediterranea. Usa, Germania, Inghilterra, Francia e Israele (e alleati) tentarono in ogni modo di bloccare il processo ma le relazioni economiche e militari con Cina, Russia, Iran, Siria, Cuba e Venezuela fecero si che non si arrivasse ad uno scontro nucleare.

Si creò un nuovo blocco all’interno delle Nazioni Unite che fece cessare l’embargo per Iran, Cuba e gli altri paesi non allineati, si cancellò il debito di tutti paesi per ricominciare.

Si fece una legge internazionale sull’utilizzo delle risorse naturali, sulle emissioni di gas, su come ogni comunità avesse diritto di precedenza sulle decisioni da prendere sul proprio territorio e che per ogni guadagno fatto dalle risorse del proprio territorio la comunità ricevesse almeno il 50%.

Le multinazionali non ebbero più il permesso di operare nell’area mediterranea. Fu fatta una grande campagna per lo sviluppo dell’agricoltura nelle zone rurali a partire dall’acqua. Dalla sua accessibilità e pulizia. Un grande piano per la cultura in cui la storia, la letteratura, la musica etc vennero affrontate dal punto di vista dei paesi mediterranei.

Si svilupparono tutte quelle forme culturali tipiche e uniche come l’opera dei pupi e u cuntu in Sicilia. Si fecero leggi chiare sull’utilizzo delle onde elettromagnetiche e create nuove forme di social e servizi internet che come principale prerogative avevano il divieto assoluto di trattare dati privati. La pesca e la conservazione ittica vennero razionalizzate a partire dai cicli riproduttivi dei pesci e alla salvaguardia del loro ambiente.

E un sacco di cose che alla fine del sogno avevo dimenticato. Poi svegliandomi ho fatto i conti con la fase 2 e con la dittatura in cui siamo intrappolati e che a molti in fondo sta comoda.”

Giacomo Sferlazzo


Lampedusa 2011

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