Essere borghesi ormai è una mentalità più che l’appartenenza ad una classe precisa.

Si può essere operai o impiegati ed avere una mentalità marcatamente borghese.

Cosa vuol dire avere una mentalità borghese? È soprattutto essere materiali, avere una moralità solo di facciata e costruire anche tutta la vita sull’apparenza, dando poco valore alla sostanza.

Che questa mentalità si è estesa alla maggioranza della popolazione occidentale significa che il problema è il benessere economico, e non l’appartenenza alla classe degli sfruttatori.

Significa anche che il ruolo dei comunisti dovrebbe essere anche e soprattutto quello di fare da contrappeso alla mentalità borghese.

Che cos’è una mentalità non borghese? Come immaginiamo una società comunista? È sufficiente ribaltare lo stato delle cose con una rivoluzione mettendo al comando la classe operaia?

Forse questo aveva senso nel 1917 quando operai e contadini non erano ancora corrotti dalla società del benessere, ma non oggi.

Si può impedire ad un popolo di sviluppare una mentalità borghese proibendogli l’iniziativa economica privata? Forse lo si può fare con una dittatura come quella staliniana, la puoi instaurare per cento, mille anni, ma appena allenti il controllo, la vecchia mentalità borghese uscirà fuori con una forza raddoppiata. PERCHÉ È LA NATURA UMANA.

Ma significa questo che dobbiamo accettare la nostra natura distruttiva e continuare la strada verso l’estinzione? Certo che no.

L’essere umano ha un grande potenziale evolutivo. Ma per passare allo stadio evolutivo superiore, ha bisogno di rifiutare quello precedente.

Ecco, quando saremo pronti a rifiutare questo stato di cose, troveremo la strada verso la società superiore.

18 settembre 2019

Irina Basistova


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