Sento dire spesso: “Serve un partito nuovo con una analisi aggiornata sulla situazione geopolitica internazionale, per certi aspetti nuova,” Concordo.

Un’altro concetto che sento ripetere ancora più spesso: “Bisogna aggiornare l’analisi delle classi sociali e considerare che la distinzione tra proprietari dei mezzi di produzione e forza lavoro libera, non è di per sé l’unico criterio di riferimento”.

Io concordo sulla necessità di aggiornare l’analisi delle classi sociali.

Ma credo che questo aggiornamento debba essere svolto sempre, non sia una necessità peculiare del presente. La composizione delle classi, il loro livello di “coscienza di se”, la loro capacità di incidere sulla realtà ed essere quindi “soggetti politici”, le loro contraddizioni ed i loro antagonismi, il livello della lotta tra di esse, quello che era definito “lotta di classe” ed i loro rapporti di forza. Si potrebbero scrivere articoli interi su queste cose. Il formato facebook non è adatto per tali approfondimenti.

Io credo che occorrano altri strumenti anche informatici più adatti. Ci sto pensando.

Senza di questa disamina del contesto geopolitico e di classe, qualsiasi progetto, qualsiasi programma che un governo dovrebbe mettere in atto, rischia di essere un cervello senza gambe ne braccia.

Qualcosa che non trova gli strumenti per cambiare la società perché non ha i tentacoli affondati nella realtà da cambiare.

Detto questo, per brevità in modo volutamente semplicistico sostengo che nemmeno per Marx “la distinzione tra proprietari dei mezzi di produzione e forza lavoro libera, non è di per sé l’unico criterio di riferimento”, anche se lui la riteneva la contraddizione principale, quella che riusciva a spiegare i maggiori mutamenti nella società. Ma io ritengo che oggi ci siano due contraddizioni importanti: Una tra capitale nazionale e capitale transnazionale e finanziario, e l’altra, quella classica, tra capitale e lavoro.

La novità è che quello che riempe le cronache è la prima delle due, la seconda, che è stata alla ribalta per tutto il ’900 è sopita, perché il capitale ha vinto la battaglia ideologica e riesce ad egemonizzare, come non mai, le masse proletarie. Tali masse non sono oggi un soggetto politico per questo motivo: perché non hanno coscienza di se, non sanno di essere una classe sociale con interessi contrapposti al capitale. Per questa ragione costituiscono, come il quarto stato nella rivoluzione francese, solamente un esercito da manovrare nella lotta tra due classi che lottano per il predominio. Allora erano Aristocrazia e Borghesia, oggi sono Capitale Transnazionale e Capitale Sovranista.

11/08/2019

Gaetano Piazza

You have no rights to post comments

Powered by OrdaSoft!