Via della seta, il sud escluso. È una novità?

Il “governo del popolo”, o meglio Di Maio Luigi eletto con una schiacciante maggioranza nelle regioni del Mezzogiorno, spaccia l’accordo con i cinesi per una conquista.

In attesa di conoscere i dettagli dell’accordo, una cosa é sicura già: il Sud é ancora una volta escluso.

Anziché scegliere il porto di Gioia Tauro come terminal privilegiato, il porto con maggiore potenzialità del Mediterraneo oggi agonizzante, si sceglie ancora una volta il Nord con Trieste.

Tutto a Gesú e niente a Maria, si dice dalle parti di Di Maio.

E insieme al suo partner Lega che insiste sul TAV, anche questa volta il Mezzogiorno ha votato i suoi strozzatori.

E se migliaia sono i laureati meridionali che ogni anno abbandonano la loro terra non per scelta, e se la nostra economia resta quella di una colonia interna, se non riusciamo a fare imprese pur avendo intelligenza e creatività, lo dobbiamo solo a questa politica che resta uguale a se stessa da oltre 150 anni, con tutti i partiti nessuno escluso.

L’immagine può contenere: oceano, cielo, spazio all’aperto e acqua

23 marzo alle ore 17:50

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