IMPATTO ECONOMICO E SUL LAVORO DEL COVID 19
L’emergenza COVID 19 ha messo in evidenza tutte le mancanze di un sistema economico neo-capitalistico e neo-liberista. Per fronteggiare la ricaduta di questa emergenza sull’economia nazionale e sul mondo del lavoro sono necessari alcuni interventi sia da parte del legislatore, sia da parte degli industriali. E’ chiaro e scontato che il sistema Paese avrà bisogno di ulteriori risorse per fronteggiare l’emergenza economica, in questo senso restano sempre attuali ed ora ancor più necessarie le seguenti proposte e battaglie:
- efficace lotta all’evasione fiscale, una piaga che ricade su tutti noi, e rimodulazione tassazione rendite finanziarie;
- lotta senza quartiere a lavoro nero e caporalato (oltre ad essere metodologie di lavoro in conflitto con tutti i diritti dei lavoratori come ad es. paga base e orario di lavoro, sottraggono risorse al Paese, ricadendo nel buco nero dell’economia “sommersa”. Regolarizzare e contrattualizzare i lavoratori);
- taglio spese militari e maggior finanziamento al SSN, scuola, università e ricerca;
- prelievo straordinario temporaneo (24 mesi) sui redditi superiori ad euro 100 mila;
- patrimoniale permanente su patrimoni di valore complessivo > ad euro 1.5 mln (esclusa prima casa);
- riforma sanità che dovrà tornare ad essere gestita dal Governo centrale e obbligo di scelta per gli operatori tra attività pubblica ed attività privata, stabilizzazione lavoratori precari, divieto di ricorso a cooperative (internalizzazione);
- riduzione orario di lavoro al fine di tutelare l’occupazione (i lavoratori vengono pagati dai datori e per lo Stato sono una risorsa grazie al cuneo fiscale, mentre eventuali “redditi universali” sarebbero un disincentivo al lavoro ed un costo per lo Stato);
- riduzione cuneo fiscale;
- regolarizzazione immigrati;
- reddito universale nei casi di effettivo bisogno e necessità da valutare attentamente e preventivamente;
- agevolazione di trasferimenti all’interno delle P.A. per avvicinare, ove possibile, i dipendenti alla propria residenza per ridurre gli spostamenti;
- agevolazioni ed incentivi per il ricorso alla smart working;
- obbligo di garantire norme di sicurezza specifiche, dispostivi di protezione individuale, distanziamenti con ricorso a più turnazioni (per gli impianti a ciclo continuo n. 4 turni x n. 6 ore) nelle industrie e stabilimenti;
- assunzione personale scolastico per diminuire gli alunni all’interno di ogni classe, aumentando il numero di sezioni;
- nazionalizzazione e gestione pubblica di imprese strategiche (ALITALIA);
- riapertura procedure concorsuali per guide turistiche al fine di aumentarne il numero e ridurre, in questo modo, il numero dei componenti partecipanti ai gruppi in visita a musei e monumenti;
- nuova regolamentazione di gestione dell’afflusso all’interno di musei e monumenti da parte da parte del MIBACT di concerto con i direttori dei siti;
- riapertura con nuove modalità di fruizione e distanziamenti a tutela di personale e utenti di biblioteche e archivi.
C.S.I.
Confederazione delle Sinistre Italiane
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