Credo che sia urgente e necessario organizzare un fronte che cerchi di ostacolare l'avanzata politica e mediatica che punta ad estromettere il dissenso dalle istituzioni e la democrazia dalla vita pubblica attraverso le varie leggi elettorali truffa che, con stupefacente tempestività, il neo segretario del pd ha lanciato nell'arena politica, o meglio ha offerto ai suoi amici competitors.
 
Com'è possibile che i comunisti, ovunque collocati e comunque denominati, non avvertono il bisogno di coordinarsi per contrapporre una voce altra al coro unanime che, all'insegna della stabilità e governabilità, si appresta ad estrometterli dalle istituzioni? Non abbiamo forse argomenti più nobili e validi da contrapporre ai sacerdoti del sistema? Democrazia e rappresentanza, difesa della Costituzione, con conseguente legge elettorale proporzionale possono trovare più ascolto di quanto si possa immaginare a condizione che qualcuno faccia sapere in giro che ci sono dei democratici autentici, tra i quali in primis i comunisti, che quei valori e quelle proposte esistono e sono disposti a dare battaglia fuori dalle aule parlamentari per la loro affermazione. E torno a sollecitare i compagni e le comnpagne del doc.3 a prendere l'iniziativa per una battaglia comune di tutti i comunisti per l'affermazione del proporzionale. Posso presumere che su questo specifico punto non dovrebbero esserci difficoltà a raccordarci con gli altri? Fortemente simbolica sarebbe una manifestazione di comunisti e sinistra alternativa con questo obiettivo unico e unificante da tenere sotto la sede del pd a Roma e davanti al municipio di Firenze.
Vincenzo Lombardo
 
Comincerei col fare chiarezza: un sistema proporzionale puro non rende il paese ingovernabile per due ordini di ragioni: 1) i cittadini dovrebbero schierarsi bene prima da che parte stare rispetto alla vera Politica vale a dire se preferiscono un governo a favore del capitale o uno a favore dei lavoratori; 2) i partiti per coerenza dovrebbero cercare le alleanze all'interno di coloro che siedono nella stessa parte dell'emisfero e la sanzione dovrebbe essere quella che i venduti non trovino più collocazione in partiti ma soprattutto non prendano i voti della gente. Il sistema proporzionale è l'unico che garantisce una rappresentanza di tutte le voci del paese senza necessariamente procedere a grandi conglomerati e per di più radica i rappresentanti della Nazione al territorio dal quale prendono e si presume, al netto di fallimenti totali delle loro azioni, continueranno a prender voti.
Questo è quel che va detto: la governabilità sta alla democrazia come il carcere sta alla libertà di movimento!
Nicolò Vignanello
 
Caro Nicolò, la prima domanda da porsi è questa: perché i padri costituenti hanno previsto questo numero di parlamentari suddivisi in collegi con un sistema proporzionale? La risposta è semplice: dare maggior rappresentanza al popolo, se si vuole ridurre i costi, la qualcosa la ritengo indispensabile, basterebbe ridurre e controllare gli stipendi, portarli a 3000 euro netti complessivi per tutti, e per ministri massimo 3500 (come fecero loro, i costituenti, basta leggere quella bellissima pagina di Teresa Noce la più giovane eletta all’assemblea costituente di quando girava con una vecchia auto CGIL con Di Vittorio per sapere, quanto guadagnavano gli operai e impiegati. Dopo di questo stabilirono che i loro stipendi non dovevano superare più di tre volte quella della media dei lavoratori e fu così!), in questo modo non solo si ridurrebbero gli sprechi, ma ci sarebbe maggiore garanzia e rappresentanza.
Antonio Cormano

You have no rights to post comments

Powered by OrdaSoft!