Col proporzionale si prendono complessivamente più voti presentandosi alle elezioni con formazioni politiche distinte piuttosto che con un solo partito.

Il sistema elettorale che ci ha consegnato l'ultima sentenza della Consulta è in buona sostanza proporzionale e in quanto tale spinge verso la differenziazione.

Un solo partito o almeno una sola coalizione sono invece da preferire con un sistema maggioritario, come lo erano quelli disegnati dal Porcellum e dall'Italicum, entrambi bocciati dalla Consulta perché incostituzionali. La spinta alla differenziazione del proporzionale è inevitabile se non con uno sbarramento alto (per es. 8%), che limiti la possibilità di avere rappresentanti in parlamento per chi non raggiunga una determinata percentuale di voti. Ovviamente più alta è la soglia minore è la possibilità di essere rappresentati e quindi minore è la democrazia.

Il Mattarellum è un maggioritario particolare: spinge ad allearsi le diverse forze politiche, ma, col recupero previsto per il 25% dei seggi, dà altresì spazio al moltiplicarsi di piccoli partiti, che possono paradossalmente diventare l'ago della bilancia. Meglio un proporzionale puro, la cui frammentazione non pregiudicherebbe la governabilità, se solo fosse prevista dall'ordinamento l'ineleggibilità dei parlamentari uscenti in caso di scioglimento anticipato delle Camere.

Sauro Betti

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